Un comunicato stampa del Governo annuncia oggi 29 novembre 2020 il deposito presso l’Assemblea Legislativa di Macao di una proposta volta ad abbassare l’età legale d’accesso ai casinò della città.
Questo a seguito della situazione paradossa dell’attuale legislazione. Essa permette agli stranieri di accedere ai casinò ai 18 anni, mentre i residenti debbono attendere gli anni 21.
Una discriminazione che appare ormai senza motivo, visto che anche nella Cina continentale la maggiore età è fissata ai 18 anni.
I casinò costituiscono la principale fonte di reddito della ex-colonia portoghese, capitale indiscussa del gioco asiatico.
L’intero sviluppo economico e sociale della regione, che oggigiorno è ben più avanzata della Cina continentale, è fondato sul settore del gambling.
Per questo i casinò sono costantemente al centro dell’attenzione del corpo politico, che si cura che i loro affari assicurino prosperità alla popolazione.