Non è durata molto la spiacevole situazione del casinò di Macao che era visto sparire mezzo milione di Patacas de Macau, oltre cinquantaduemila euro.
Domenica 15 novembre 2020 le indagini si sono concluse con l’arresto di uno dei cassieri, che da ieri non rispondeva né ai datori di lavoro né agli inquirenti.
Gli agenti hanno arrestato l’uomo mentre si preparava a lasciare il suo appartamento. Nella valigia un paio di camice e 500 mila Patacas in contanti.
La confessione è arrivata subito e spontanea, e si spera che questo possa mitigare la sanzione. Peraltro il sistema giuridico di Macao è ancora legato alle norme del codice civile e penale portoghese.
Il cassiere fraudolento era un recente immigrato dalla Malesia. Moltissimi malesi e indonesiani infatti si trasferiscono ad Honk Kong o Macao in cerca di uno stipendio con il quale trasferire le rimesse ai propri cari.
Questa volta però l’uomo ha nettamente passato il limite, e ne pagherà verosimilmente lo scotto.
Non va però dimenticato la Macao, la capitale del gioco d’azzardo e dei casinò, costituisce una enclave di ricchezza e benessere assai vicina ad aree del mondo ben più arretrate.
il contrasto stridente può quindi determinare attriti più frequentemente di quanto non avvenga in paesi dove la ricchezza è più equamente distribuita.