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Confermati i peggiori sospetti, il gioco ancora fermo

Articolo 1, comma 10, lettera L: permane il divieto di operare per tutti i lavoratori del gioco italiani.

Il decreto del presidente del consiglio dei ministri 15 gennaio 2021 ha confermati i sospetti che si nutrivano in tal senso. Il governo non ha ritenuto opportuno, nell’ambito della tutela della popolazione contro il covid-19, consentire la riapertura di sale scommesse, giochi e bingo.

Dei settori che ad oggi patiscono un’inattività forzata che dura da lunghi mesi ed ha portato sulla soglia del fallimento buona parte degli indipendenti di settore.

Pagare l’affitto o i dipendenti è infatti un’impresa di per sé, senza nessuna fonte di entrata. Almeno fino al 15 febbraio in tal senso non ci dovremo aspettare sorprese.

D’altronde il provvedimento era stato già annunciato pressoché identico nei termini, e colpisce imprenditori e lavoratori già rassegnati.

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