Oggi, 6 novembre 2019 , sono in sciopero I benzinai. Nelle intenzioni durerà fino al 7 novembre. Cosa lamentano I gestori ? Sostanzialmente le stesse cose che lamentano già da un po I vituperate concessionari del gioco d’azzardo. Che si tratti di slot, casino, bingo , lotto o benzina, diesel e lavaggio macchina le radici sono le stesse. Non ascoltare le categorie, non rispettare patti impliciti o espliciti. Per questo andava difeso il gioco non solo da aumenti continui sulle tasse o continui inserimenti di norme inutili che a volte – vedi il divieto di pubblicità – ottengono addirittura il risultato opposto. Si comincia sempre dalle minoranze invise a tutti . Ma una volta calpestati i principi si scopre quanto è facile e ci si lascia prendere la mano. Se giriamo tra paesi europei in cui vi è uno “stato sociale” (paesi come America e Inghilterra avranno sempre tasse diverse, essendo sanità scuola e pensioni molto meno garantite ) vedremo che si in Italia le tasse sono molto alte, ma alla fine siamo li. E’ il numero di tasse occulte (dal gioco al bollo sui conti correnti) e sopratutto gli adempimenti burocratici che sono davvero diversi. In Italia fare impresa, che sia una piccolo società di gioco online che ci permette di sognare con il superenalotto o un piccolo benzinaio indipendente che pensa di rifornire il suo paese è ormai un atto di coraggio; si comincia in un modo e anno dopo anno si viene colpiti da nuovi adempimenti, a seconda del governo di turno, fino all’esasperazione. E allo sciopero.
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