Curiosità

Gli infelici sono chiamati sventurati. Ci siamo mai chiesti perché?

Perché felicità e caso sono in stretto connubio.  E lo sono molto di più se non impariamo a governarlo. E  per questo il gioco è un maestro di vita, a suo modo. 

Ma andiamo con ordine. 

La filosofia ha avuto esponenti catalogati agli antipodi sul “mestiere di vivere” – dagli stoici a Nietschze.  Ma se li si legge con attenzione, quella analitica di Wittengstein in cui si smussano le iperboli, si contestualizza il significato delle parole e si legge con attenzione ogni singolo avverbio si arriva a un punto comune. 

La felicità richiede di desiderare, ma soprattutto di dominare gli effetti della realizzazione e della mancata realizzazione dei propri desideri. E’ forse in questo l’essenza più alta dell’essere umano. L’elevarsi razionalmente oltre l’istinto animale senza diventare delle macchine.

Impossible is nothing è uno slogan di moda, ma non ha un fondamento ne scientifico ne filosofico. E’ utile a darci la carica, a farci credere che comprando una marca si diventa partecipi dei suoi slogan per osmosi, senza neanche applicarsi, ma è falso e raramente ci darà soddisfazione. 

Desideri ambiziosi sono necessari, desideri troppo difficili frustranti. Per cosa ? Per quello che deve  avvenire. Ovvero per la felicità. Che è nel percorso , nella realizzazione e – qui è l’educazione – nella capacità di accettare la non realizzazione. Per colpa del fato ? Sempre . Perché anche quando sbagliamo è un po’ colpa del fato. Ci poteva fare più intelligenti e attenti. 

E il gioco d’azzardo ? Perché attrae cosi tante persone,  passi per gli attori e gli artisti come Caravaggio,  ma Doestojevski  ? Forse perché è un riequilibratore, ci insegna a non dare eccessivo valore ai soldi e alle nostre capacità e a prendere decisioni anche in situazioni di incertezza. Quando giochiamo al lotto o alla roulette siamo tutti uguali, chi dalla vita ha avuto intelligenza e forza e chi solo colpi bassi. Diventa pericoloso quando si pensa che sia l’unico modo ,l’unica speranza . Dobbiamo lottare ogni giorno, con forza e resilienza per i nostri obiettivi e al giorno d’oggi la passività , lasciar passare la vita mediocremente , è forse il male più diffuso. E dobbiamo valutare pro e contro.  

Ma, come nel gioco, dobbiamo anche sapere  affidarci al fato. Non credere  che siamo noi e sempre noi l’unico determinante dei successi e insuccessi e che si può decidere solo se si hanno tutti gli elementi.

Noi possiamo,  a essere bravi , solo determinare la nostra felicità accettando quello che viene e godendoci il percorso.

“Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita”

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