Oggi, 12 novembre 2025, l’onda d’urto provocata dal recente annuncio del rinvio di Grand Theft Auto 6 ha travalicato i confini del mondo videoludico, arrivando a riecheggiare in un contesto tanto formale quanto inaspettato: il parlamento polacco. La notizia dello slittamento del gioco, che ora ha una data di uscita fissata al 19/11/2026, è diventata oggetto di un bizzarro intervento in aula da parte di un deputato, che ha utilizzato l’argomento con palese sarcasmo.
Il protagonista di questo curioso siparietto è stato Witold Tumanowicz, un membro del partito di estrema destra Confederazione Libertà e Indipendenza. Giovedì scorso, Tumanowicz ha preso la parola durante una seduta parlamentare per informare i suoi colleghi di quella che ha definito “una questione molto preoccupante”.
Con un tono visibilmente ironico, ha annunciato all’aula che Rockstar Games aveva appena posticipato l’uscita del gioco, definendo l’accaduto “uno scandalo enorme” e aggiungendo che “se la gente non scende in strada dopo una cosa del genere… non so cosa potrà mai accadere”.
Le reazioni all’intervento a tema GTA 6
Questo intervento, pur essendo chiaramente una provocazione, ha scatenato reazioni molto contrastanti nell’opinione pubblica polacca, irritando diversi cittadini.
Molti organi di stampa hanno definito la scena “assurda”, criticando il fatto che un argomento così irrilevante per la politica nazionale abbia trovato spazio in un dibattito parlamentare, anche solo per scherzo. Altri, invece, hanno interpretato l’uscita di Tumanowicz in una chiave diversa, leggendola come una forma di satira volta a criticare il parlamento stesso, accusato di dedicare tempo a questioni banali.
Indipendentemente dalle sue intenzioni, il fatto che il rinvio di GTA 6 sia stato menzionato in un’aula legislativa nazionale la dice lunga sull’impatto culturale del titolo. L’intervento di Tumanowicz, nel bene o nel male, ha trasformato uno dei momenti più frustranti per i videogiocatori in un caso politico surreale, dimostrando come il confine tra intrattenimento e vita reale sia ormai sempre più labile.
