Che l’economia di Macao e la sua pataca si reggano sul gambling, non è un mistero per nessuno.
Gli arrivi di turisti sono principalmente provenienti dalla Cina continentale e dai paesi dell’estremo oriente, come Corea e Giappone.
Una quota minoritaria, ma egualmente importante per l’afflusso di valuta estera, è costituita da Oceanici e americani della costa occidentale.
I legami e gli interessi commerciali sono fortissimi, tanto che ben tre dei sei casinò dell’area fanno capo a società statunitensi.
Oggi 8 ottobre 2020 sono stati divulgati dai media locali i dati relativi alla Golden Week che si è tenuta dal 1 al 7 di ottobre.
Durante questo periodo l’afflusso di turisti cinesi continentali generalmente sale alle stelle, poiché la settimana coincide con un periodo festivo.
Tuttavia, gli effetti del covid-19 o coronavirus non hanno mancato di farsi sentire.
Le presenze, e con loro gli incassi, sono stati molti meno di quanto sperato inizialmente.
Ci si augurava infatti che la Golden Week fosse in grado di risollevare l’economia turistica di Macao che in questo momento è in ginocchio, ma così non è stato.
Visite e incassi minori del previsto, scarso afflusso di cinesi continentali e scarsissimo di americani, non solo in ragione del coronavirus ma anche dei contrasti politici tra le due nazioni.