Questo quello che oggi è apparso su un articolo di quifinanza, datato 10 settembre 2020, in merito alla notoria lotteria degli scontrini.
Non sono ancora disponibili tuttavia fonte certe che rivelino le reali intenzioni del governo. Si teme perfino che possa slittare ulteriormente a causa delle difficoltà tecniche, e che l’inserimento sia dovuto solo a motivi contabili.
Sicuramente il piano cashless Italia del governo Conte porterà significative novità sull’argomento.
La lotteria degli scontrini, che appunto dovrebbe partire il 1 gennaio, fa parte di un vasto programma teso a diminuire l’uso del contante.
I pagamenti tracciabili renderebbero molto più difficile l’evasione fiscale.
La vittoria infatti dovrebbe andare con maggiori probabilità a chi avrà utilizzato più spesso i sistemi di pagamento elettronico.
Da più parti sociali ci si chiede d’altronde perché il governo, anziché investire cifre mostruose per garantire un credito d’imposta astronomico ai negozianti che si fanno pagare con il POS per incentivarne l’uso, non ponga molto più semplicemente limiti alle commissioni da pagare ai gestori dei servizi di pagamento, che sono un vero e proprio salasso ai danni dei commercianti e della collettività (se questa risarcisce poi i commercianti) a favore di immense multinazionali estere.