Curiosità

La lotteria è un sistema di riequilibrio.

Prendiamo il Lotto.

Ma varrebbe anche con alcuni cambiamenti per il Superenalotto, Eurojackpot, Millionday o  anche per il Bingo.

Cosa accade davvero? La stragrande maggioranza dei giocatori gioca 1 o 2 €.

Perchè lo fa? Per divertimento o piccolo gesto quotidiano di affermazione della propria personalità, specie se ha sognato il numero o lo sceglie con cura. Per speranza di vincere, specie se lo sceglie a caso. Sa che non è richiesta abilità e sa che probabilmente non vincerà. Apriamo comunque una parentesi. La mancanza di abilità è importante. Veniamo tormentati da una cultura dilagante in cui i migliori devono prevalere. Ma nel quotidiano spesso ci accorgiamo di non essere i migliori. E anche quando lo siamo ci possiamo gonfiare. Il riequilibrio del caso rende tutto più sopportabile. Non ho studiato, sono incastrato in un lavoro che paga poco, almeno la speranza di vincere al Lotto o al gioco d’azzardo me la lasciate?

E infine se non vinco? Il mio Euro darà la possibilità a un altro, spesso come me, di fare “la bella vita”. Poi non dimentichiamolo, di quello che gioco quasi la metà finisce in tasse di vario tipo, quindi torna alla collettività. Una tassa volontaria.  Quindi riassumendo:

          La metà che va alle tasse viene allocata in modo razionale su temi come pensione e sanità dai governi;

          L’altra metà va a caso, a una persona. Che la spenderà a suo modo, non necessariamente razionale, di solito in case per i figli, macchine o altro, dando quindi lavoro a persone.

Circa il 10-15% (15 centesimi) va all’organizzatore del gioco, ovvero il concessionario e a chi lo vende, il ricevitore, che ci paga le persone, i computer, etc. Se è bravo ci guadagna 2 o 3 centesimi; in caso contario, perde soldi.

Quindi, non è né meglio né peggio di molti utilizzi alternativi che quell’Euro avrebbe potuto avere.

Certo avrebbe potuto essere speso direttamente in opere di bene o in strumenti per la propria crescita morale. Ma più realisticamente sarebbe finito in un liquido nero, a volte insieme a dello zucchero, oppure in sostanze ancora più eccitanti e pericolose.

Umano, troppo umano.

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