La Russia, o meglio il comitato olimpico russo, era dato da molti scommettitori come uno dei grandi favoriti per la vittoria nella classifica finale del medagliere delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022.
La Cina infatti, malgrado sia stata capace di sbalordire il mondo approntando le attrezzature ed i protocolli anti-covid di ultima generazione con una velocità e precisione impressionanti, non dispone ancora di una squadra olimpica invernale che rappresenti degnamente il suo peso demografico.
L’orso russo al contrario, favorito in questo dal clima, è da sempre uno dei protagonisti degli sport su neve e ghiaccio. Al tempo della guerra fredda URSS e USA si spartivano le manifestazioni olimpiche: la prima usciva vincitrice nelle fasi invernali, la seconda in quelle estive.
Eppure, quello che appare evidente oggi 11 febbraio 2022 è che qualcosa non ha funzionato per gli atleti slavi. Al momento hanno totalizzato appena due medaglie d’oro, tante quante l’Italia.
Inoltre lo scandalo relativo alla possibile positività al doping di un’atleta minorenne ha aggravato la posizione del comitato agli occhi del mondo.
Le aspettative guardano al rialzo della posizione russa nel medagliere, in accordo con le previsioni degli esperti e dei bookmaker.
Tuttavia il cammino da percorrere rimane in salita, e niente affatto scontato.