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Nintendo cresce grazie ai giochi degli studi interni: il caso giapponese

La casa di produzione videoludica giapponese Nintendo ha da qualche anno intrapreso una interessante strategia di marketing che la pone al di fuori degli schemi più tradizionali.

Concentrando le proprie energie sui dispositivi mobili o comunque portabili ha evitato il confronto diretto con i colossi Sony e Microsoft sulle piattaforme di gioco di nuova generazione. In questo modo ha potuto gestire più liberamente sia le proprie idee creative che i propri finanziamenti.

A tal proposito, Nintendo investe notevolmente più di altre case produttrici sui giochi degli studi interni (first party), cioè sui videogame sviluppati in seno alla casa madre e da questa pubblicati.

La strategia premia (e non a caso anche Microsoft sembra intenzionata ad adottarla sull’Xbox, stando ai recenti acquisti). Lo confermano gli ottimi dati di vendita che oggi 8 novembre 2022 i giapponesi hanno comunicato al pubblico:

  1. Mario Kart 8 Deluxe – 48,41 milioni
  2. Animal Crossing: New Horizons – 40,17 milioni
  3. Super Smash Bros. Ultimate – 29,53 milioni
  4. The Legend of Zelda: Breath of the Wild – 27,79 milioni
  5. Pokémon Spada e Scudo – 25,37 milioni
  6. Super Mario Odyssey – 24,4 milioni di copie
  7. Super Mario Party – 18,35 milioni di copie
  8. Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente – 14,92 milioni
  9. Ring Fit Adventure – 14,87
  10. Pokémon Let’s GO Pikachu ed Eevee – 14,81 milioni

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