Al 2 ottobre 2022 torniamo a riferire di un tema da sempre molto caldo.
Alcuni quotidiani locali campani hanno ripreso la notizia dell’approvazione del concordato preventivo del casinò di Campione per rilanciare una vecchia proposta di molte amministrazioni, quella cioè di aprire un casinò nel mezzogiorno.
Dopo il giro dei vite degli anni ’40 sono rimasti aperti in Italia soltanto quattro casinò, tutti quanti al Nord e vicino alle frontiere. La rapida ripresa del casinò di Campione ha dimostrato che il business delle case da gioco è ancora vitale.
Un casinò provoca inoltre ricadute positive in termini occupazionali nell’areale di costruzione, richiedendo molto capitale umano e generando un indotto collaterale non indifferente.
Rimane poi l’indecisione in merito alla località dove il casinò dovrebbe aprire. Ischia, Capri, la Costiera Amalfitana si contendono di tanto in tanto l’idea, sottolineando ciascuna i propri punti di forza.
L’apertura di un casinò al Sud rappresenterebbe certo un’ottima occasione per provare a sperimentare nuove forme di turismo ed aumentare le presenze estive e stagionali nel mezzogiorno. Per questo non è raro sentire levarsi voci in favore della proposta; voci che però da anni rimangono inascoltate, essendo altre le priorità delle amministrazioni locali.
