Macao, si sa, è la capitale asiatica del gioco d’azzardo.
Nell’ex colonia portoghese esistono decine di casinò per slot machine e carte sui quali si regge in sostanza l’economia.
Alcune di queste strutture hanno impressionato il mondo per la loro arditezza, originalità o mancanza completa della stessa: si pensi al celebre Venetian Palace.
Eppure anche in un mondo così programmato, progettato, definito accadono a volte dei piccoli imprevisti.
Come quello del 12 settembre 2020, ossia di oggi (secondo il fuso italiano).
Una slot machine avrebbe iniziato a pagare fuori da ogni regola il giocatore, regalando milioni di fiches.
Milioni di fiches che sono poi state convertite in altrettante Patacas de Macao, valuta ufficiale del territorio.
I gestori del casinò hanno comunque provveduto a riparare il guasto e sostituire la macchinetta, con una solerzia forse eccessiva per qualche smaliziato cliente.