Oggi, 17 ottobre 2025, la notizia dell’addio di Marc-Alexis Côté a Ubisoft assume contorni più definiti e, per certi versi, amari. L’uomo che per anni è stato il volto e la guida del franchise Assassin’s Creed ha rotto il silenzio. Tramite un post su LinkedIn, ha chiarito che la sua partenza non è stata una scelta volontaria di cercare nuove sfide, ma una conseguenza diretta della riorganizzazione interna dell’azienda, che ha di fatto reso obsoleto il suo ruolo.
La notizia iniziale, diffusa da Ubisoft, lasciava intendere una separazione consensuale. Le parole di Côté, però, dipingono un quadro diverso. “Molti di voi sono rimasti sorpresi per la mia decisione di lasciare Assassin’s Creed dopo tanti anni. La verità è semplice: non sono stato io a prendere questa decisione”, ha scritto senza mezzi termini. Ha poi spiegato che Ubisoft ha deciso di affidare la leadership della saga a figure più vicine alla nuova struttura organizzativa. Gli è stata offerta una posizione alternativa, ma, come precisa Côté, “non aveva la stessa portata, lo stesso mandato o la stessa continuità” con il lavoro svolto per anni.
Questa “nuova struttura organizzativa” a cui Côté fa riferimento è Vantage Studios. Si tratta di una nuova sussidiaria creata da Ubisoft, con il supporto finanziario del colosso cinese Tencent, per supervisionare i suoi franchise più importanti. Fra questi figurano ovviamente Assassin’s Creed, Far Cry e Rainbow Six. La leadership di Vantageè ora nelle mani di Christophe Derennes e Charlie Guillemot. È in questo nuovo assetto che, evidentemente, la figura storica di Côté non trovava più una collocazione adeguata ai vertici decisionali della saga che ha guidato per tanto tempo.
L’addio di Marc-Alexis Côté segna quindi la fine di un’era per la guida di Assassin’s Creed. Una separazione dettata da profonde ristrutturazioni aziendali, che apre ora interrogativi sul futuro creativo di una delle serie più amate e complesse del panorama videoludico.