Potrebbe tramutarsi in un disastro totale la politica “zero-covid” che le autorità cinesi stanno portando avanti in controtendenza rispetto al mondo occidentale.
Certamente la minore efficacia dei vaccini sinici rispetto a quelli distribuiti in Europa e negli USA suggerisce una maggior prudenza. Nondimeno le aggressive politiche di contenimento potrebbero rivelarsi disastrose in alcuni settori.
Tra questi, quello del gioco e del gambling fisico. Macao, ex colonia portoghese, è l’unica municipalità cinese che, in forza del suo statuto speciale, ospiti casinò.
Il lockdown imposto alcuni giorni fa si è tradotto, stando alle ultime notizie del 18 luglio 2022, nell’obbligo di test per una buona parte della popolazione, unito ad una proroga delle restrizioni alla libertà di movimento.
Nel frattempo gli analisti offrono scenari catastrofici con riguardo al futuro. C’è chi suggerisce che il ribasso rispetto al giro d’affari pre-covid potrebbe sfiorare il 40% nella piccola Macao.
Inutile dire che il lockdown prolungato potrebbe altresì lasciare spazio allo sviluppo di altre realtà di gambling in Asia, Singapore e Malesia in primis.
