Da anni ormai l’inflazione galoppa senza sosta in Venezuela. Le difficoltà politiche del Paese sono esplose negli ultimi anni, lasciando una popolazione allo stremo.
La valuta nazionale ha un valore pressoché nullo al cambio e la Banca Centrale continua a sostituirla ogni due anni causa iperinflazione (bolivar “forte”, “sovrano”…).
Oggi 8 ottobre 2021 la Banca Centrale di Caracas ha detto che opererà una nuova rivalutazione ma per la prima volta lascerà liberi i cittadini di cercare alternative digitali.
Sembrerebbe un via libera all’uso intensivo di criptovalute, per quanto è tutta da vedere l’interpretazione amministrativa che si darà alla norma.
Sicuramente i casinò potrebbero, se autorizzati, essere tra i comparti più interessati alla nuova norma.
Infatti il pagamento in valuta forte o in bitcoin richiamerebbe i giocatori stranieri che da anni non hanno convenienza a entrare nei circuiti del gioco nazionale venezuelano.
Un peccato, perché Caracas ha conservato splendide strutture e case da gioco risalenti agli anni ’50, l’età dell’oro petrolifera.
