Si è fortunatamente conclusa oggi 26 gennaio 2022 l’incredibile vicenda conseguita ad un divertente equivoco.
La Blizzard, casa madre di World of Warcraft, aveva bannato uno user attivo da più di dieci anni per sei mesi comunicandogli che, a causa del suo stile di gioco, v’era motivo di sospettare che si trattasse di un BOT.
In effetti lo user usava sempre gli stessi avatar, era molto ripetitivo e utilizzava pochissimo le chat: tutti comportamenti insoliti in un gioco strategico e cooperativo come WoW.
A quanto pare però, al fondo dell’accusa giaceva un equivoco: il giocatore in questione è infatti un utente anziano, di circa 70 anni, che si diletta a giocare al videogame.
Tende tuttavia ad usare poco la chat, e anche a utilizzare modalità di gioco molto ripetitive: perciò aveva indotto in errore l’algoritmo di rilevazione dei BOT.
Come dicevamo in apertura, oggi la vicenda s’è chiarita e la Blizzard, scusandosi, ha rimosso il blocco.