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“Vespera Bononia” il Videogame Italiano Ambientato a Bologna

La città di Bologna, la dotta la grassa la rossa

Oggi, 23 giugno 2025, parliamo di un nuovo, interessante videogioco che trasforma Bologna in un’ambientazione fantastica. Si tratta di Vespera Bononia. Lo ha creato il team di sviluppo bolognese Power Up. Un’anteprima del gioco è già giocabile sulla piattaforma Steam. L’uscita della versione completa è prevista per l’autunno 2025. Il gioco popola il centro storico della città con mostri antichi e magia.

Alessio Brusori, sviluppatore di Power Up, ha spiegato la scelta di creare un videogame per Bologna. “Gli aspetti caratteristici di Bologna non erano ancora stati esplorati”, ha detto. “Abbiamo pensato che la città potesse essere un’ambientazione che ben si prestava a questa atmosfera (magica ed esoterica)”. Il videogioco è un rogue-lite. I giocatori esplorano un ambiente e ottengono ricompense. L’obiettivo è sconfiggere i nemici che lo popolano. Il gioco si compone di quattro livelli. Ognuno si ispira a un luogo iconico di Bologna. Questi sono: il Portico dei Servi, piazza Santo Stefano con la sua basilica, i bagni di Mario e le Due Torri, che nel gioco saranno sospese nel cielo.

I giocatori avranno a disposizione quattro personaggi giocabili. Potranno potenziarli durante l’esplorazione. Tra questi c’è “La Sonnambula”. Questo personaggio si ispira a una figura bolognese realmente esistita nel XIX secolo, Anna Bonazinga. Brusori spiega: “La Sonnambula era un punto di riferimento per i cittadini, perché le venivano attribuiti poteri magici che le permettevano di vedere il futuro”. Anche i nemici hanno un’ispirazione prettamente bolognese. Alcune delle creature che il giocatore deve affrontare sono ispirate al “Monstrorum historia” di Ulisse Aldrovandi. Altri nemici, invece, prendono vita dall’architettura quotidiana della città. Un esempio è la diavolessa dell’Ospedale degli Innocenti di via d’Azeglio.

Power Up ha un duplice obiettivo con questo progetto. Brusori lo definisce un “videogame digital twin”. Il focus non è sulla riproduzione esatta al millimetro di un monumento. È piuttosto sul suo impatto estetico e sulla sua ottimizzazione. L’idea è di poter poi utilizzare questi asset digitali in futuri progetti di gamification, ambientando nuovi videogame a Bologna. Serviranno per la divulgazione del patrimonio culturale bolognese.

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