Pochi giorni fa il parlamento europeo ha esaminato una bozza di legge relativa ad una possibile riformulazione sovranazionale delle regole del settore del gambling.
La proposta non assumerebbe la forma del regolamento ma quasi sicuramente della direttiva, da recepire poi nei vari ordinamenti con gli adattamenti necessari alle peculiarità del caso. In generale la bozza pare improntata a quei concetti di soft law che garantiscono una regolamentazione efficace e flessibile.
Oggi 18 marzo 2022 le prime voci dal mondo degli operatori del settore si sono levate a commento della bozza scrutinata in settimana.
Quasi all’unanimità si osserva che l’armonizzazione del quadro legislativo degli stati membri non può che beneficiare le aziende che meglio potranno muoversi nei vari mercati.
Inoltre l’azione comune potrebbe garantire nuovi standard di lotta al gioco illegale e sommerso in modo da contrastare un fenomeno in preoccupante aumento.
Speriamo adesso che l’Italia ed il governo si facciano sentire a Bruxelles, forti anche della nostra lunga esperienza di liberalizzazione controllata, per assicurare la condivisione delle eventuali scelte normative.
In ogni caso il parlamento europeo, rammentiamo, non dispone di un potere di creazione di nuove regole. Pertanto l’iter è ancora lungo e incerto: la palla è adesso alla commissione e alla presidenza di turno.
Al momento di certo la UE è alle prese con problemi ben più gravi. Tuttavia non per questo bisogna accantonare tutte le altre riforme che non abbiano carattere d’urgenza.