Oggi, 11 settembre 2025, l’ente regolatore del gioco portoghese (SRIJ) ha pubblicato il suo report sul secondo trimestre del 2025. I dati confermano la crescita robusta del mercato, trainata in modo quasi esclusivo dal settore online, che ha generato ricavi lordi per 287 milioni di euro. Questo risultato, in linea con il trimestre precedente, segna un’importante crescita del +9,6% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il vero motore di questa espansione sono i casinò online. I giochi d’azzardo a distanza, come slot e giochi da tavolo virtuali, hanno rappresentato il 62% dei ricavi totali del settore. Insieme raggiungono la cifra di 177,8 milioni di euro. Questo segmento mostra una salute eccellente, con una crescita del +12,2% su base annua e del +4,7% rispetto al primo trimestre dell’anno. Anche il volume di gioco è esploso, superando per la prima volta i 5 miliardi di euro di puntate nel trimestre.
Le scommesse sportive online, invece, mostrano segnali di rallentamento. Pur generando ricavi per 109.200.000€, ovvero +5,7% su base annua, esse calano del 5% rispetto al trimestre precedente. Questa flessione è visibile anche nel volume totale delle scommess. Esso infatti è diminuito sia rispetto al trimestre precedente (-8,9%) sia, in misura minore, rispetto allo stesso periodo del 2024 (-1,1%).
Il settore fisico tradizionale presenta un quadro di luci e ombre. I casinò e le sale slot terrestri continuano a crescere in modo modesto ma costante, con ricavi per 63,4 milioni di euro, in aumento del +2,6% anno su anno. Al contrario, il settore del bingo al di fuori dei casinò è in difficoltà, registrando un calo dei ricavi del 3,1%.
Il report si conclude con dati importanti sul gioco responsabile e sulla lotta all’illegalità. Cresce in modo significativo il numero di giocatori che scelgono di autoescludersi dal gioco online: sono ora oltre 326.000, con un aumento del 27% in un anno. Sul fronte della vigilanza, nel secondo trimestre l’SRIJ ha bloccato l’accesso a 110 siti web illegali e ha notificato ad altri 97 operatori non autorizzati di cessare la loro attività in Portogallo, a testimonianza di un impegno costante per la protezione del mercato legale.
