Oggi, 22 settembre 2025, si è temporaneamente arenato in un’aula del tribunale di Perugia il processo per uno spettacolare colpo da quasi 100.000 euro ai danni di una sala slot del Trasimeno. Il giudice ha emesso una sentenza di “non doversi procedere” nei confronti dei due principali imputati. La ragione è semplice: i due uomini, cittadini romeni di 30 e 34 anni, sono al momento introvabili.
Il processo è quindi sospeso, ma non chiuso. Qualora le forze dell’ordine dovessero rintracciare i due fuggitivi, il procedimento giudiziario ripartirebbe immediatamente. I due sono accusati di una serie di furti aggravati, messi a segno in una singola, frenetica notte nel maggio del 2023.
Secondo la ricostruzione della Procura di Perugia, la banda avrebbe iniziato la sua scorribanda da un’autocarrozzeria di Pozzuolo Umbro, da cui avrebbe rubato due veicoli. Subito dopo, il gruppo avrebbe preso di mira una sala slot a Castiglione del Lago. L’assalto è stato brutale: i ladri avrebbero utilizzato un autocarro come ariete per sfondare le porte d’ingresso. Una volta dentro, sarebbero riusciti a portare via due macchine cambiamonete, una cassaforte con 80.000 euro in contanti e diversi assegni, per un bottino totale che sfiora i 100.000 euro.
Le accuse non si fermano qui. Nella stessa notte, il gruppo avrebbe rubato un altro autocarro da un’azienda e avrebbe tentato un ulteriore colpo, venendo però messo in fuga dall’arrivo di una guardia giurata. Le indagini hanno inoltre accertato che la banda si muoveva a bordo di una BMW X6, risultata rubata a Lucca all’inizio dello stesso mese.
Le imputazioni a carico dei due uomini sono pesanti. Si parla di furto aggravato dalla violenza sulle cose e dal concorso con altre persone, ancora ignote. Nonostante le vane ricerche degli imputati, che hanno portato alla sospensione del processo, le indagini per localizzarli continuano a livello internazionale.