Oggi, 15 ottobre 2025, il recente discorso del presidente USA Donald Trump al parlamento israeliano ha acceso i riflettori su una delle figure più potenti e discrete del mondo: Miriam Adelson. Lodata pubblicamente da Trump, la Adelson è la matriarca di un impero la cui influenza globale è nata sui tavoli verdi di Las Vegas. La sua storia è l’esempio più lampante di come le immense fortune generate dal gioco d’azzardo possano essere trasformate in un potere politico.
Miriam Adelson è la vedova di Sheldon Adelson, il leggendario magnate fondatore della Las Vegas Sands Corporation. Il suo impero del gioco controlla colossi come il Venetian a Las Vegas e Macao e il Marina Bay Sands a Singapore. È da questo oceano di profitti, tra slot machine e baccarat, che provengono i fondi per una delle più grandi “scommesse” politiche della storia americana. I coniugi Adelson hanno puntato oltre 100 milioni di dollari sulla campagna presidenziale di Donald Trump del 2016, diventando i suoi più grandi finanziatori.
Una scommessa che ha pagato dividendi enormi. In cambio del loro sostegno, gli Adelson hanno ottenuto un’influenza senza precedenti sulla politica della Casa Bianca, in particolare quella mediorientale. Lo stesso Trump, nel suo discorso alla Knesset, ha pubblicamente attribuito alla loro influenza alcuni dei “jackpot” politici più significativi della sua presidenza. Fra questi, lo storico riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele, e il riconoscimento della sovranità israeliana sulle alture del Golan.
Sheldon Adelson, che nel 2008 era il terzo uomo più ricco degli Stati Uniti, ha costruito un impero che andava oltre i casinò, includendo importanti testate giornalistiche come l’israeliano Israel Hayom e il Las Vegas Review-Journal, usate per amplificare la sua agenda politica. Dopo la sua scomparsa nel 2021, Miriam Adelson ha ereditato non solo il controllo di questo vasto impero economico, ma anche il suo immenso peso politico.
L’omaggio di Trump in Israele è stato quindi un riconoscimento pubblico di questa realtà. Ha certificato come Miriam Adelson non sia solo una filantropa o una miliardaria, ma la regina di un impero dove le fiches vinte ai tavoli da gioco si trasformano in potere reale, capace di influenzare presidenti e ridisegnare i confini della geopolitica mondiale. Nel grande casinò della politica globale, la casa degli Adelson vince quasi sempre.
