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Badminton: la storia di uno sport per l’estate 2025

Oggi, 26 luglio 2025, in parchi, giardini e spiagge di tutta Italia, risuona un suono inconfondibile: il “toc” secco e leggero di un volano che colpisce una racchetta. È il suono del badminton, lo sport che più di ogni altro rappresenta il passatempo estivo per eccellenza. Un gioco semplice, immediato e incredibilmente divertente, capace di unire famiglie e gruppi di amici in sfide amichevoli. Ma dietro questa immagine familiare si nasconde una storia affascinante, che ha origini antiche e attraversa continenti.

Le radici del badminton sono antichissime. Giochi simili, che prevedevano l’uso di una racchetta e un oggetto piumato, erano praticati già nell’antica Grecia e in Cina. Tuttavia, la sua forma più diretta e moderna proviene dall’India. Lì, nel XIX secolo, era molto popolare un gioco chiamato “Poona”, dal nome della città in cui veniva praticato, oggi nota come Pune. Furono gli ufficiali dell’esercito britannico di stanza in India a innamorarsi di questo passatempo e a importarlo in patria.

Il momento che cambiò la storia di questo sport avvenne nel 1873. Il Duca di Beaufort organizzò un ricevimento nella sua tenuta di campagna nel Gloucestershire, chiamata “Badminton House”. Durante la festa, gli ospiti giocarono a “Poona”, che riscosse un successo strepitoso. Da quel giorno, il gioco divenne popolarmente conosciuto con il nome della tenuta in cui fu presentato all’aristocrazia inglese, e nacque così il badminton moderno.

Da passatempo per nobili, il badminton si trasformò rapidamente in uno sport organizzato. Nel 1893 nacque la Badminton Association of England, che ne standardizzò le regole. Nel 1899 si tenne il primo grande torneo, l’All England Open Badminton Championships, ancora oggi una delle competizioni più prestigiose. Lo sport si diffuse in tutto il mondo, diventando incredibilmente popolare soprattutto nei paesi asiatici come Cina, Indonesia, Malesia e Corea del Sud, che oggi dominano la scena competitiva. Il coronamento di questo percorso arrivò nel 1992, con l’ammissione del badminton come sport olimpico ufficiale ai Giochi di Barcellona.

Nonostante la sua evoluzione in una disciplina agonistica che richiede velocità, riflessi e agilità straordinari, il badminton non ha mai perso la sua anima di gioco estivo. Il suo successo come attività ricreativa risiede nella sua accessibilità. Bastano due racchette, un volano e uno spazio aperto. Non serve un campo regolamentare; un prato o un pezzo di spiaggia sono più che sufficienti. Il volo unico del volano, più lento e prevedibile di una palla, permette scambi lunghi e divertenti, rendendolo perfetto per giocatori di ogni età e livello di abilità. È questo dualismo, tra sport olimpico e gioco da giardino, che rende il badminton un fenomeno senza tempo, il vero re dell’estate 2025.

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