Un articolo del Guardian datato 1 aprile ha annunciato a tamburo battente che in seguito all’incidente che ha causato la paralisi mondiale si è resa necessaria l’apertura di un secondo canale di Suez.
Suez 2 correrà lungo il confine tra Israele ed Egitto, e le imprese dello UK sarebbero già in gara per partecipare alla realizzazione della mastodontica opera.
L’articolo, che si proclama essere un’esclusiva mondiale del tabloid britannico, è uno dei più letti di oggi del mondo.
Peccato che, in classico stile humor inglese, esso non sia null’altro che un pesce d’aprile. Uno scherzo insomma, organizzato dalla testata giornalistica per i suoi lettori.
Da anni si favoleggia in merito ad un possibile raddoppio del Canale di Suez. Per ora tuttavia tutto ciò cui si è giunti è la costruzione di un secondo canale all’imbocco del Mar Rosso che ha aumentato la capacità di transito.
Il pesce d’aprile del Guardian ha intanto irritato tutto il mondo. Israele ed Egitto in primis, la cui frontiera è ancora militarizzata e fu fissata al confine attuale solo dopo la guerra dei sei giorni e la conseguente occupazione di parte del Sinai.
Per non parlare dei lettori che si chiedono se, in un mondo infestato dalla minaccia delle fake news, ci sia ancora spazio per April Fool’s Prank organizzati da grandi testate.