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Casinò de la Vallée, vittoria legale: respinto il ricorso dei croupier sui vecchi contratti

La lunga disputa legale tra il Casinò de la Vallée e un gruppo di 70 croupier si è conclusa oggi 19 marzo 2025 con una vittoria per l’azienda. Il Tribunale di Aosta ha respinto il ricorso dei lavoratori, che chiedevano l’applicazione di contratti collettivi risalenti agli anni ’90, quando la gestione era affidata a Sitav e Siser.

La sentenza del giudice del lavoro Luca Fadda ha dichiarato “la parziale sopravvenuta cessazione della materia del contendere” in merito all’applicabilità dei vecchi contratti, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo contratto unico di lavoro, frutto di un accordo tra azienda e sindacati.

Il giudice ha inoltre rigettato tutte le altre richieste dei croupier, che rivendicavano differenze retributive e il mantenimento delle condizioni contrattuali precedenti. Le spese legali, quantificate in 20.000 euro, saranno compensate tra le parti.

La causa, iniziata in un periodo di negoziazione tra azienda e sindacati per il nuovo contratto, si è protratta per diversi anni. I croupier contestavano atti unilaterali dell’azienda e chiedevano il riconoscimento dei contratti stipulati al momento dell’assunzione. La difesa dell’azienda ha contestato le richieste dei lavoratori, sottolineando la mancanza di una quantificazione delle differenze retributive e l’assenza di un interesse ad agire. Ha inoltre ribadito che le disdette dei contratti non avevano mai avuto effetto, essendo state revocate da successivi accordi collettivi.

L’approvazione del nuovo contratto unico di lavoro, avvenuta alla fine del 2024, ha rappresentato un punto di svolta nella vicenda. L’accordo, approvato all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori, ha portato alla “sopravvenuta cessazione della materia del contendere”, come evidenziato dal giudice.

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