Il nuovo sciopero del sindacato dei doppiatori americano mette a rischio un numero importante di videogiochi.
Già l’anno scorso si registrarono enormi conseguenze dopo il mancato accordo tra attori e produttori, e adesso la storia si ripete per via della sempre crescente preoccupazioni di preferire l’intelligenza artificiale all’utilizzo di professionisti del settore.
I membri del sindacato SAG-AFTRA che lavorano al doppiaggio e alle performance nei videogiochi richiedono le stesse protezioni fondamentali che hanno gli attori nell’ambito del cinema, della televisione, dello streaming e della musica.
Luddismo, o ricerca di un lavoro dignitoso? Lasciando ad ognuno le proprie considerazioni, oggi 31 luglio 2024 emerge comunque come non tutti i publisher siano egualmente in ambasce per la grande mobilitazione.
Infatti lo sciopero riguarda solo i giochi che iniziano la produzione dopo il settembre 2023, compresi i giochi live-service. Queste tempistiche, de facto, eliminano tutti i giochi tripla A, che richiedono anni e anni di produzione.
Un gioco tripla A di una qualsiasi major iniziato a settembre 2023 ha ancora davanti a sé quattro o cinque anni prima dell’uscita. Siccome doppiaggio e recitazione sono tra le ultime fasi dei videogame, i giocatori dei titoli di maggior richiamo, per il momento, non subiranno ripercussioni.
Più pesante l’impatto per appassionati di arcade, indie e serie specifiche, più a rischio di rinvio.