In questi giorni abbiamo appreso con sconcerto e preoccupazione della nuova variante Covid, chiamata Omicron 2, che sembrerebbe essere apparsa nel Nord Europa.
I dati sono ancora pochi, ma fra la comunità scientifica serpeggia il timore che la variante possa comportare nuovi rischi per la popolazione.
Qualora essa si dimostrasse poi in grado di “bucare” la protezione offerta dai vaccini, i governi sarebbero obbligati ad introdurre nuove misure di contenimento.
Fra i settori sportivi maggiormente in allarme c’è il ciclismo, che ha già patito due anni di fortissima penalizzazione. Alcuni suoi esponenti di spicco ad oggi 18 gennaio 2022 hanno contratto in queste ultime settimane il coronavirus con esiti disastrosi sugli allenamenti.
Come molti altri sport, il ciclismo impone ai suoi praticanti un tour primaverile-estivo che si estende in quasi tutta Europa.
La crescita della variante Covid Omicron 2 potrebbe mettere a rischio la stagione ciclistica ed il relativo circuito di scommesse. Non soltanto si rischia di saltare tappe e di falsare i risultati delle puntate: non appare remotissima l’ipotesi di una chiusura al pubblico delle manifestazioni.
Ciò determinerebbe inevitabilmente una perdita di contatto tra i teams ed i loro supporters, che costituiscono il grosso degli scommettitori delle due ruote.