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È ancora possibile fumare dentro ai casinò in Svizzera? Come evitare il fumo passivo?

L’Italia, si sa, è un Paese con una politica alquanto restrittiva sui casinò. Ne esistono solo quattro, lungo i confini, ed in essi si prevede un esplicito divieto di fumo. Ma è lo stesso oltre confine?

Oggi 23 maggio 2024, a pochi giorni dalla aspra polemica che ad Atlantic City vede i dipendenti invocare a gran voce un bando totale delle sigarette nei locali per preservare la loro salute, vale forse la pena di fare il punto sulla questione. A San Marino, ad esempio, è possibile destinare ai fumatori delle aree al chiuso, mentre la Slovenia consente di approntare delle salette per i tabagisti e di aprire casinò all’aria aperta ove ovviare al problema.

La Svizzera è nota per le sue politiche sfavorevoli al fumo che, pare, stiano per irrigidirsi. Dall’anno prossimo nessuna pubblicità di prodotti del tabacco o di sigarette elettroniche potrà più essere pubblicata sulla stampa. La pubblicità online continuerà invece a essere consentita a condizione che un sistema di controllo dell’età garantisca che i minorenni non possano consultare le pagine che la contengono.

Nei casinò, dal 2010, vige un generale divieto di fumo, derogabile per specifiche aree slot. Le sale fumatori, dotate di sistemi di ventilazione, garantiscono ai tabagisti il soddisfacimento dei loro bisogni e la possibilità di giocare nei casinò. Turni rigidi si prevedono per i lavoratori in modo che nessuno rimanga troppo a lungo in ambienti densi di fumo.

Offrire la medesima qualità e proposta di gioco in entrambe le aree, sia fumatori che non, aiuta a sviluppare un servizio personalizzato, sicuro, unico nei casinò elvetici, ed è una sfida costante. Inoltre, specifica attenzione si destina a impedire che il fumo passivo contagi le sale non fumatori.

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