Takashi Kiryu, presidente di Square Enix, ha rivelato oggi 13 marzo 2025 che “Final Fantasy XVI” ha superato i 3,5 milioni di unità vendute, un dato che, pur solido, suscita riflessioni sull’andamento del titolo. Square Enix, un colosso dell’intrattenimento digitale nato dalla fusione tra Square e Enix, esulta ma prende con cautela i dati visto che l’aumento delle vendite potrebbe essere limitato, nonostante il rilascio della versione PC e dell’espansione.
La saga di “Final Fantasy”, pilastro portante dell’azienda, ha plasmato il concetto stesso di gioco di ruolo giapponese. Dai suoi esordi nel 1987, ha incantato generazioni con narrazioni epiche, personaggi indimenticabili e colonne sonore che hanno fatto storia. Ogni capitolo è un mondo a sé, pur mantenendo elementi iconici che ne definiscono l’identità. L’evoluzione del sistema di combattimento, dal turno puro all’azione in tempo reale, dimostra la capacità di innovazione della serie.
Square Enix, però, è molto più di “Final Fantasy”. L’azienda spazia tra videogiochi, manga e anime, creando un ecosistema di intrattenimento variegato. L’annuncio delle vendite di “Final Fantasy XVI” si colloca in un quadro finanziario complesso. Il successo di “Dragon Quest III” si contrappone alle difficoltà riscontrate con “Life is Strange: Double Exposure”. Le cifre di “Final Fantasy XVI” sono oggetto di discussione, con l’analista Hideki Yasuda che solleva dubbi sull’effettivo incremento delle vendite, specialmente in relazione al lancio della versione PC.
L’azienda, consapevole delle dinamiche del mercato, punta a consolidare la sua presenza globale. “Final Fantasy”, con la sua capacità di reinventarsi, rimane un marchio di punta. Il futuro di Square Enix si prospetta ricco di sfide e opportunità, con l’obiettivo di mantenere un ruolo centrale nell’industria dell’intrattenimento.