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Google fa sapere che la chiusura di Stadia non implica rinuncia al gaming

Grazie ad un’intervista pubblicata oggi 14 marzo 2023 siamo venuti a sapere che Google, ai microfoni di Axios Gaming, ha sottolineato che la chiusura di Stadia non rappresenta una chiusura totale al settore del gaming.

La piattaforma di Cloud Gaming ha avuto una vita breve e piuttosto sfortunata: lanciata nel 2019, big G ne ha annunciato la dismissione nel settembre del 2022 provvedendo alla chiusura a gennaio 2023, per via degli alti costi e del basso interesse dimostrato dall’utenza.

Secondo quanto dichiarato, gli sviluppatori dell’azienda hanno deciso di non mettere più su infrastrutture di cloud gaming volte a competere coi colossi esistenti. Piuttosto, essi forniranno un servizio di sostegno ai titoli live service ed alla gestione dei dati dei videogiocatori.

L’attenzione si rivolgerà dunque ai publisher ed agli sviluppatori, più che agli utenti. L’obiettivo di Google è quello di allestire un pacchetto Cloud che consenta alle piccole case indipendenti e alle software house di medie dimensioni di esternalizzare la gestione e la raccolta dei dati degli utenti e la manutenzione dei server su cui ospitare i videogame.

Entrambi i problemi, in effetti, stanno diventando sempre più gravosi per chi si occupa di videogame. Il progressivo aumento della mole di dati e del peso dei server di ciascun gioco sta mettendo a dura prova le case di sviluppo più piccole, che potrebbero rivolgersi con piacere a Mountain View.

 

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