Il provvedimento, sostenuto dal senatore Irajá, mira a regolamentare un settore attualmente illegale, che nel 2023 avrebbe generato entrate stimate tra 14,3 e 31,5 miliardi di reais. La legalizzazione, secondo i proponenti, porterebbe benefici economici e sociali, con un incremento del turismo, investimenti per 100 miliardi di reais e la creazione di circa 1,5 milioni di posti di lavoro. Le entrate annuali previste per lo Stato ammontano a 22 miliardi di reais, da ripartire tra stati, comuni e Unione.
Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. Alcuni senatori, come Alessandro Vieira, Magno Malta ed Eduardo Girão, hanno espresso timori riguardo ai potenziali rischi legati al riciclaggio di denaro, al rafforzamento delle organizzazioni criminali, all’aumento della criminalità e alla dipendenza dal gioco d’azzardo.
Il disegno di legge prevede regole specifiche per ogni tipologia di gioco e limiti numerici per gli esercizi commerciali, al fine di facilitare il controllo statale e mitigare le possibili esternalità negative. Ad esempio, almeno l’80% delle entrate di casinò e bingo dovrà essere destinato ai premi, mentre gli operatori non potranno offrire prestiti o promozioni ai consumatori.
Il dibattito sulla legalizzazione del gioco d’azzardo in Brasile è acceso e complesso, con posizioni contrastanti tra chi vede un’opportunità di sviluppo economico e chi teme i possibili effetti negativi sulla società. L’esito dell’esame in Senato sarà cruciale per determinare il futuro di questo settore nel Paese.