A meno di tre settimane dall’uscita del PS VR2, il secondo visore ottico per PlayStation, gli utenti sono divisi più che mai sulla reale portata dell’innovazione.
C’è chi acclama il visore come il primo passo di una rivoluzione digitale. In effetti la Sony ha compiuto un balzo in avanti rispetto al lancio della prima versione del visore che avvenne sette anni fa. Il nuovo strumento ha un prezzo contenuto rispetto ai predecessori, per quanto esso sia ancora superiore rispetto al costo della stessa console (al momento parliamo, in Europa, di 599 euro).
Inoltre la performance visiva si dimostra eccellente ed adatta a tutti, pur venendo sconsigliata ai minori di dodici anni. Dall’altro lato, ancora oggi 4 marzo 2023 la Microsoft ha sentito il bisogno di precisare che essa rimane scettica rispetto ai futuri sviluppi di questa tecnologia, e che nel prossimo biennio intende dedicarsi piuttosto allo sviluppo di nuovi motori grafici per display.
In questo scenario si insinua poi la crescente diffusione di Meta Quest, che potrebbe sottrarre fasce di mercato ai due storici competitor dell’industria dei videogame. Il visore di Meta (ex Facebook) ha venduto, al momento, quasi 20 milioni di pezzi, un numero in pratica paragonabile al numero di Xbox di ultima generazione in circolazione.
Certo, i giochi disponibili su Meta Quest sono ancora a stadi di sviluppo primordiali, se confrontati con quelli accessibili dagli hardware Sony e Microsoft, ma nulla garantisce che in futuro le cose non possano cambiare.
