Microsoft ha ottenuto un’altra significativa vittoria legale contro la Federal Trade Commission (FTC) statunitense nella vicenda legata all’acquisizione di Activision Blizzard. Una corte d’appello federale ha respinto all’unanimità il ricorso presentato dalla FTC, confermando di fatto la legittimità dell’operazione già conclusa.
La Corte d’Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti, con sede a San Francisco, ha deliberato oggi, 8 maggio 2025, confermando la decisione presa da un giudice di grado inferiore la scorsa estate. Quella sentenza aveva negato alla FTC la richiesta di un’ingiunzione preliminare, uno strumento legale che avrebbe potuto bloccare temporaneamente l’acquisizione da 69 miliardi di dollari prima della sua finalizzazione. La FTC aveva fatto appello contro quella decisione, ma la giuria di tre giudici d’appello ha ora dato ragione a Microsoft.
Secondo la corte d’appello, il giudice di primo grado aveva applicato correttamente gli standard legali e la FTC non era riuscita a dimostrare di avere concrete probabilità di successo nel provare la sua tesi principale, ovvero che l’unione tra Microsoft e Activision Blizzard avrebbe limitato in modo sostanziale la concorrenza nel mercato dei videogiochi.
Questa sentenza arriva a distanza di mesi dalla conclusione formale dell’acquisizione, avvenuta nell’ottobre 2023. L’appello della FTC rappresentava un tentativo di contestare la validità della procedura e della decisione iniziale, anche a operazione ormai completata.
L’agenzia governativa statunitense si era opposta fermamente all’accordo fin dal suo annuncio nel 2022. La battaglia legale negli USA è parallela alle difficoltà incontrate nel Regno Unito, dove l’autorità antitrust (CMA) aveva inizialmente bloccato l’accordo, costringendo Microsoft a una ristrutturazione che ha visto la cessione dei diritti di streaming dei giochi Activision Blizzard a Ubisoft per placare i timori di monopolio nel cloud gaming.