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Mojang di Minecraft dice il primo grosso “no” all’uso dell’AI generativa nei videogame

Mojang, lo studio dietro il colosso videoludico Minecraft, ha dichiarato oggi 23 marzo 2025 che non intende integrare l’intelligenza artificiale generativa nel processo di sviluppo del gioco. La decisione, motivata dalla forte enfasi del gioco sulla creatività e la creazione, si pone in netto contrasto con la crescente tendenza dell’industria videoludica ad adottare l’IA generativa.

Mentre titoli come Call of Duty: Black Ops 6 e Ark: Survival Evolved hanno già sperimentato con l’IA generativa, Mojang ribadisce la sua preferenza per un approccio umano allo sviluppo. “Per noi, come esseri umani, proprio come Minecraft riguarda la creatività e la creazione, penso che sia importante che sviluppare ci faccia sentire felici di creare. Si tratta di uno scopo che rende migliore la vita. Quindi vogliamo che siano i nostri team a creare i nostri giochi”, ha dichiarato Agnes Larsson, director di Minecraft Vanilla.

Ingela Garneij, produttrice esecutiva di Minecraft Vanilla, ha espresso preoccupazioni riguardo all’appiattimento della creatività che l’IA generativa potrebbe comportare. Secondo Garneij, l’intelligenza artificiale limita la capacità di pensare fuori dagli schemi e di compiere quel passo in avanti necessario per l’innovazione.

Mojang sottolinea anche l’importanza dell’interazione umana nel processo creativo. “Voglio dire, la creatività è… devi incontrarti di persona, da essere umano, per comprendere veramente i valori, i principi, l’ecosistema, la mitologia, tutto. Minecraft è enorme, è un pianeta, è enorme”, ha affermato Garneij.

Minecraft, con oltre 300 milioni di copie vendute, continua a essere un fenomeno globale, grazie alla sua capacità di stimolare la creatività dei giocatori. Mojang prevede di continuare a supportare il gioco con aggiornamenti regolari, come la patch Vibrant Visuals, che ne migliorerà la grafica, ma esclude la creazione di un Minecraft 2.

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