Mentre l’autorità per la concorrenza del Regno Unito e la Commissione Europea si preparano a comunicare la loro decisione in merito all’acquisizione di Activision-Blzzard da parte di Microsoft, la Federal Trade Commission (FTC) si trova ancora in alto mare: l’autorità statunitense sta infatti ancora istruendo la pratica.
La questione è arcinota: l’agenzia americana, al pari di quelle di tutto il mondo, è preoccupata del fatto che l’acquisto di Activision/Blizzard da parte di Microsoft, che rappresenta la più grande operazione economica mai avvenuta nel mondo dei videogame, possa mettere il gigante di Richmond in una posizione dominante e danneggiare la concorrenza.
I timori si rivolgono soprattutto ad un’eventuale esclusività di Call of Duty. La perdita del titolo per la Sony rappresenterebbe un duro colpo all’attrattività della PlayStation, e le rassicurazioni di Microsoft sul mantenimento dell’interoperabilità non hanno convinto tutti.
Per questo oggi 23 aprile 2023 apprendiamo che la FTC ha chiamato in causa Nintendo, affinché i dirigenti del colosso nipponico rendano dichiarazioni sui fatti oggetto dell’istruttoria.
Dietro le testimonianze rese si potrebbero annidare strategie di mercato, ma esse sono, al contempo, un’opportunità per la Microsoft. Stando ad un accordo siglato il mese scorso infatti quest’ultima si impegnerebbe, in caso di finalizzazione dell’acquisto, a portare CoD sulle piattaforme Nintendo per almeno una decade.
Questa prospettiva potrebbe indurre Nintendo a spendersi attivamente in favore della conclusione dell’operazione, visto che le garantirebbe un potente ritorno di immagine.
