Oggi, 6 ottobre 2025, l’ippodromo di Longchamp a Parigi è stato teatro di un’edizione memorabile del Qatar Prix de l’Arc de Triomphe. In una corsa ricca di colpi di scena, il purosangue Daryz, un outsider dato a 16 contro 1, ha conquistato la vittoria. Il trionfo ippico è caduto sulle spalle della famiglia Aga Khan.
La vittoria è carica di significati e leggende. Ha infatti trovato conferma un vecchio detto dell’ippica, quello del “cavallo del defunto”. Daryz, infatti, non aveva mai corso mentre Karim Aga Khan era in vita. Il suo successo alla prima grande occasione ha ricordato ad alcuni la storia del mitico Ribot. Anche Ribot infatti debuttò solo dopo la morte del suo allevatore Federico Tesio. Per Zahra Aga Khan si tratta di una vittoria dal sapore speciale, che prosegue una tradizione di famiglia iniziata con il bisnonno e portata avanti con innumerevoli successi dal padre, l’inventore della Costa Smeralda.
La corsa è stata un capolavoro tattico del fantino francese Mickaël Barzalona. Mentre i favori del pronostico erano tutti per la cavalla Minnie Hauk e per il potente trio di cavalli giapponesi, Barzalona ha tenuto Daryz nelle retrovie per gran parte del percorso. Quando è arrivato il rettilineo finale, reso pesante dalla pioggia, ha scatenato la progressione del suo baio. Daryz ha rimontato metro su metro sulla fuggitiva Minnie Hauk, forse lanciata troppo presto dal suo fantino Christophe Soumillon, superandola proprio sul traguardo per una sola testa.
La giornata è stata segnata anche dalla grande delusione per il Giappone. Migliaia di appassionati che hanno seguito la corsa su un maxischermo all’ippodromo di Tokyo, aperto in piena notte per l’occasione. Tuttavia nessuno dei tre cavalli nipponici è riuscito a salire sul podio, prolungando una “maledizione” che dura da decenni. Ottimo, invece, il piazzamento dell’unico cavallo di interesse italiano, Giavellotto, che ha chiuso con un pregevole quarto posto.
L’Arc de Triomphe 2025 sarà quindi ricordato per il trionfo di un outsider, una vittoria che unisce il fascino della tradizione, la leggenda e una condotta di gara impeccabile. Un successo che ha scritto un nuovo, emozionante capitolo nella storia della corsa di galoppo più prestigiosa al mondo.