Oggi 24 dicembre 2025, vigilia di Natale, veniamo a parlare di un film italiano iconico, che lega il poker e il mondo del gioco a doppio filo alla tradizione di Natale. Uscito nel 1986, il film di Pupi Avati è l’antitesi della classica commedia natalizia. Niente buoni sentimenti, nessuna redenzione. Solo un tavolo verde, fumo, e il cinismo più nero.
La trama è un meccanismo a orologeria. Quattro vecchi amici si riuniscono la notte della vigilia in una villa isolata. Hanno un piano preciso: spennare a poker l’avvocato Santelia, un misterioso e ricco industriale. I quattro sono Franco, Ugo, Lele e Stefano. Ognuno ha bisogno di soldi, ognuno ha un fallimento da nascondere.
Il film Regalo di Natale è famoso per aver rivelato il talento drammatico di Diego Abatantuono (Franco). Fino a quel momento era relegato al ruolo comico del “terrunciello”. Con Avati, il suo sguardo diventa cupo, disperato, intenso. Ma il vero “mostro” della pellicola è Carlo Delle Piane che interpreta il suo avvocato Santelia: educato, impassibile e letale. Una prova che gli valse la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo modo di toccare le carte e il suo sguardo spento sono entrati nella storia del cinema.
Più che un film sul poker, Regalo di Natale è un thriller psicologico sull’amicizia tradita. La partita è solo un pretesto. Mano dopo mano, bluff dopo bluff, vengono a galla vecchi rancori e menzogne. La tensione è insostenibile. Il finale è uno dei più crudeli e memorabili del cinema italiano: la sconfitta non è solo economica, ma morale. Nel 2004, Avati ha riunito lo stesso cast per il sequel, La rivincita di Natale. Tuttavia, l’originale del 1986 rimane inarrivabile. Un film claustrofobico e perfetto, che ci ricorda come, a volte, i nemici peggiori siano proprio i nostri migliori amici.




