Oggi, 8 giugno 2025, riportiamo la speciale celebrazione che si è tenuta sul palco del Tribeca Film Festival di New York. Martin Scorsese e Robert De Niro si sono riuniti per discutere del trentesimo anniversario del loro film cult, “Casinò” (1995). L’incontro, moderato dal comico W. Kamau Bell, ha offerto uno spaccato lucido sulla pellicola, concentrandosi in particolare sulla sua brutale e affascinante rappresentazione del mondo dei casinò e del gioco d’azzardo.
Il film Casinò del 1995, diretto da Martin Scorsese e con Robert De Niro protagonista, racconta l’ascesa e la caduta di un impero del gioco d’azzardo a Las Vegas controllato dalla mafia. È una storia epica che intreccia potere, avidità e tradimento. De Niro interpreta Sam “Asso” Rothstein, un geniale e meticoloso handicapper (scommettitore professionista) ebreo, che viene mandato a Las Vegas dalla mafia di Chicago per dirigere il casinò Tangiers. Grazie alla sua abilità nel massimizzare i profitti e nel gestire ogni dettaglio, il casinò diventa una macchina da soldi per i boss.
Martin Scorsese ha descritto il suo film come una vera e propria tragedia greca mascherata da racconto noir. Il regista ha poi riflettuto sulla profonda trasformazione che ha subito il suo soggetto principale: la città di Las Vegas. Ha sottolineato come la capitale del gioco d’azzardo ritratta nel film, dominata dalla criminalità organizzata, di fatto non esista più. “Un tempo c’erano mafiosi in giacca larga,” ha detto Scorsese durante l’evento. Ora, invece, il capitalismo ha completamente preso il posto di quel mondo. “Ora ci puoi portare la famiglia e trovarti nel cuore del capitalismo”, ha aggiunto. Secondo il regista, i vecchi boss hanno semplicemente lasciato il posto a moderni “manager in polo Ralph Lauren”.
Robert De Niro si è poi soffermato sul suo iconico personaggio, Sam “Ace” Rothstein. Lo ha descritto come l’archetipo del giocatore e del gestore di casinò. È un uomo che scommette su tutto e calcola ogni dettaglio, tranne che l’imprevedibilità dei rapporti umani. L’attore ha ricordato l’attenzione maniacale ai dettagli che mise nella preparazione del ruolo. Ha parlato delle ore trascorse a perfezionarne la postura. Ha menzionato anche i numerosi completi color pastello, oggi conservati in un archivio in Texas, che erano fondamentali per definire il suo status e il suo potere all’interno del mondo dei casinò.
La celebrazione di “Casinò” al Tribeca è stata più di un semplice evento nostalgico. Ha offerto una rilettura di un’epoca passata del mondo del gambling attraverso gli occhi dei suoi leggendari creatori. Scorsese, nonostante l’età, ha concluso con un’energica esortazione ai giovani registi. “Usate la vostra voce, finché potete”. È stato un invito a continuare a raccontare storie potenti e senza compromessi. Proprio come “Casinò” fece trent’anni fa, descrivendo un mondo tanto spietato quanto affascinante.