La proposta di legalizzare i casinò in Thailandia continua a generare forti polemiche. Tre gruppi di manifestanti si sono radunati oggi 8 marzo 2025 davanti al Ministero delle Finanze di Bangkok, chiedendo l’immediata cancellazione del disegno di legge sui casinò e criticando aspramente il Vice Ministro delle Finanze, Julapun Amornvivat.
La protesta, organizzata dalla Rete di studenti e persone per la riforma della Thailandia, dall’Esercito del Dharma e dal Centro del popolo per la protezione della monarchia, ha visto i manifestanti accamparsi davanti al Palazzo del Governo per diversi giorni, prima di spostarsi verso il Ministero delle Finanze.
I manifestanti contestano la decisione del governo di non includere nel disegno di legge la clausola che imporrebbe ai cittadini thailandesi un saldo bancario minimo di 50 milioni di baht per poter accedere ai casinò. Secondo i leader della protesta, l’eliminazione di questa restrizione dimostra che il governo starebbe usando il turismo straniero come pretesto per legalizzare il gioco d’azzardo per i giocatori thailandesi. Alla base delle proteste c’è una forte ritrosia culturale dei thailandesi che avversano il gambling: avevamo raccontato quest’estate delle violente proteste, oggi per fortuna dai toni più dimessi.
Inoltre, i manifestanti hanno chiesto al Ministero delle Finanze di fornire aggiornamenti sulla loro richiesta, presentata lo scorso anno, di sequestrare beni per 46 miliardi di baht all’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, accusato di aver danneggiato il paese con le sue politiche.