L’uscita di “Final Fantasy VII Rebirth” ha riportato l’attenzione e l’interesse della community sull’avventura di Cloud e i suoi compagni, narrata da Square Enix. Tra questi personaggi spicca l’amica d’infanzia di Cloud, Tifa Lockhart, omaggiata in un magnifico cosplay incredibilmente fedele.
Sebbene “Rebirth” sia stato il gioco più venduto in Giappone nel mese di marzo 2024, gli introiti sono risultati inferiori alle aspettative della software house. Le vendite sono state circa la metà di quelle del precedente “Final Fantasy VII Remake” nelle prime settimane dopo il lancio nel 2020. Tuttavia, il gioco è stato accolto positivamente dalla critica e dagli appassionati del genere, che hanno apprezzato gli approfondimenti sui personaggi.
La demo resa disponibile da Square Enix alcuni giorni prima del lancio effettivo ha permesso ai giocatori di esplorare una parte della storia precedente agli eventi del titolo precedente, con Cloud e Tifa più giovani nel loro villaggio natale, Nibelheim. Questo ha consentito di conoscere meglio il loro legame e di comprendere meglio la loro crescita, influenzata dagli eventi drammatici scatenati da Sephiroth.
Se Cloud ha subito profondi cambiamenti da quando è entrato a far parte dei SOLDIER, Tifa è rimasta più fedele alla sua natura di giovane ragazza. In compenso è diventata notevolmente più abile nelle arti marziali grazie agli insegnamenti di Zangan. Per omaggiare questi personaggi iconici, la cosplayer soryu ha realizzato un cosplay incredibilmente fedele. Nel progetto ha esaltato le caratteristiche distintive del design di Tifa, come gli occhi scarlatti e i guanti rossi. Oggi 25 aprile 2024 gli scatti risultano piacere a quasi ventimila persone sui social principali.
Un orgoglio nazionale, potremmo dire. Infatti, malgrado il nome orientaleggiante, Soryu Haruna Geggy è al secolo nota come Eugenia Bellomia, cosplayer napoletana di 25 anni. Prima di guadagnare circa 800.000 follower su Instagram grazie ai suoi scatti a tema gaming e videogaming ha studiato nella città partenopea, prima presso un liceo artistico e, successivamente, nelle aule universitarie della Suor Orsola Benincasa.