Ubisoft ha annunciato la messa in vendita della società dopo un periodo turbolento segnato da una serie di insuccessi commerciali, culminati nell’ennesimo rinvio di Assassin’s Creed Shadows.
Il comunicato ufficiale, che segue oggi 11 gennaio 2025 l’incarico a consulenti esterni per esplorare opzioni strategiche e capitalistiche, evidenzia una situazione critica per la casa francese. Flop come Avatar: Frontiers of Pandora, Prince of Persia: The Lost Crown, Skull and Bones e XDefiant, uniti alle performance deludenti di Star Wars Outlaws, hanno lasciato Ubisoft priva di titoli di punta per il periodo natalizio e con un calo delle entrate nette stimato a 300 milioni di euro per il terzo trimestre.
Il rinvio di Shadows, inizialmente previsto per novembre, sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La decisione di posticipare il lancio di alcune settimane, per garantire una “build a prova di bomba”, ha privato Ubisoft della sua uscita più importante dell’anno, contribuendo ad un trimestre disastroso e alimentando le voci di una possibile vendita.
Il CEO Yves Guillemot ha dichiarato che l’azienda sta intraprendendo azioni decisive per rimodellarsi, migliorando l’efficienza operativa e massimizzando la creazione di valore. Tra le opzioni al vaglio, un buyout da parte di Tencent e della famiglia Guillemot per togliere Ubisoft dalla borsa.
Resta da vedere quale sarà l’approccio futuro del publisher, soprattutto se Assassin’s Creed Shadows si rivelerà un successo, inaugurando un nuovo corso per l’azienda. Nel frattempo, Ubisoft ha pianificato una riduzione dei costi pari a 200 milioni di euro e continuerà ad essere “altamente selettiva” sugli investimenti, prevedendo un fatturato di 1,9 miliardi di euro per l’intero anno.
