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Witcher 4 è un gioco woke? L’assurdità dei complottisti

L’annuncio di The Witcher 4 ai Game Awards 2024 ha scatenato non solo entusiasmo, ma anche polemiche sterili. Motivo? La protagonista del trailer è Ciri, non Geralt di Rivia. Per alcuni, questa scelta trasforma automaticamente il gioco in un prodotto “woke” e “politicamente corretto”.

Accuse assurde, che dimostrano solo una profonda ignoranza del mondo di The Witcher. Ciri è sempre stata un personaggio fondamentale nella saga, sia nei libri di Andrzej Sapkowski che nei videogiochi. In The Witcher 3, le sue scelte influenzavano il finale, e la sua presenza era pari a quella di Geralt.

Le critiche si concentrano su presunti cambiamenti al personaggio, accusato di essere “brutto” e “mascolino”. Addirittura, c’è chi definisce Ciri “lesbica elicottero non binaria”, utilizzando un meme offensivo e discriminatorio. Questi commenti dimostrano una mentalità chiusa e intollerante, incapace di accettare un personaggio femminile forte e indipendente. La presenza di Ciri come protagonista non è una concessione al “politicamente corretto”, ma una scelta narrativa coerente con la storia e l’evoluzione del personaggio.

Ricordiamo che The Witcher 4 è ancora in fase di sviluppo al 15 dicembre 2024, e non abbiamo informazioni precise sul ruolo di Geralt. È possibile che entrambi i personaggi siano giocabili, offrendo un’esperienza ancora più ricca e variegata.

Invece di alimentare polemiche inutili, concentriamoci sull’attesa per questo nuovo capitolo della saga, che promette di essere epico e memorabile.

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