Negli ultimi anni, l’integrazione dei videogiochi nell’istruzione ha guadagnato popolarità, rivoluzionando i metodi di insegnamento. Negli ultimi giorni, un insegnante di una scuola media negli Stati Uniti, che adotta il nome di “Mr. Mahathey” su TikTok, ha ricevuto critiche e apprezzamenti per aver utilizzato “Assassin’s Creed Odyssey” di Ubisoft per insegnare la storia greca antica. Il fatto sta facendo assai discutere anche oggi 18 febbraio 2024.
In un video virale, Mahathey ha mostrato ai suoi studenti la battaglia delle Termopili, un evento chiave della guerra greco-persiana del 480 a.C., utilizzando il gioco per illustrare la strategia greca contro l’esercito persiano. Questo approccio coinvolgente ha catturato l’attenzione degli studenti, rendendo l’apprendimento della storia più stimolante rispetto ai tradizionali metodi basati sui libri di testo.
Nonostante le critiche rivolte a Mahathey per l’uso dei videogiochi in classe, l’insegnante ha difeso la sua scelta, sottolineando l’efficacia dei videogiochi nel coinvolgere gli studenti e rendere l’apprendimento più interessante.
Questo caso non è unico: sempre più insegnanti in tutto il mondo stanno esplorando modi innovativi per integrare i videogiochi nel curriculum scolastico, riconoscendo il loro potenziale nell’educazione dei giovani. Dall’uso di “Red Dead Redemption 2” per insegnare la storia americana ai sostenitori dell’integrazione dei videogiochi nel percorso didattico in Australia, il ruolo dei videogiochi nell’istruzione è destinato a crescere.
I detrattori, dal canto loro, sono molto attenti a sottolineare come questo ennesimo allontanamento dei ragazzi dalla lettura non possa che rivelarsi, a lungo andare, controproducente.