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Da Sciaffusa a Winterthur: come cambia la geografia dei casinò elvetici

Il Consiglio federale elvetico ha deciso di prolungare la concessione attuale del casinò di Sciaffusa. Dopo averne prevista la chiusura per il 2024, l’amministrazione è tornata sui suoi passi.

I gestori hanno ora il permesso di mantenere aperta la struttura fino al 2026, ovvero fino all’apertura della nuova casa da gioco di Winterthur.

Rimane ora da decidere il futuro più remoto dello stabile di Sciaffusa. La chiusura si prevede per via della mancanza di concorrenti al bando di gara che aveva come obiettivo quello di riassegnare la concessione.

Nessuno dei partecipanti era idoneo, e dunque non c’è stata nessuna assegnazione. Il gruppo attuale non dispone al 18 giugno 2024 dei permessi per mantenere aperte ambo i casinò, e ha preferito puntare sul progetto Winterthur.

Nella cittadina svizzera del Canton Zurigo sorgerà pertanto una nuovissima struttura ricettiva con tutti i comfort e gli ultimi ritrovati in fatto di gambling.

La stazione di Winterthur, che oltre ai centomila residenti permanenti vanta un comprensorio sciistico di tutti rispetto. Inoltre gli eccellenti collegamenti con Zurigo garantiranno, nei piani della dirigenza, una forte presenza di turisti e locali durante tutto l’anno.

In Svizzera l’industria dei casinò è in mutamento, non in regresso. Per competere con l’online, l’azzardo fisico si va spostando in località turistiche di grido, come Winterthur.

Il modello del casinò in città, punto di aggregazione per chi vive nella zona, compete oggi con le strutture agili che sorgono nei paesi più piccoli.

 

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