Ultime Notizie

Dazi USA: possibili ripercussioni sullo strumentario dei Gamer a partire dai PC Razer

Le recenti tensioni commerciali e l’introduzione di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti potrebbero già mostrare i loro primi effetti sul mercato dell’elettronica di consumo e del gaming. Un caso emblematico sembra essere quello di Razer, noto produttore di hardware e accessori da gioco.

Secondo quanto riportato oggi 9 aprile 2025, Razer avrebbe interrotto le vendite e le prenotazioni negli USA del suo atteso laptop Blade 16. Il prodotto, che era listato sul sito ufficiale americano fino a poco prima dell’annuncio delle nuove misure tariffarie, risulta ora rimosso, impedendone di fatto l’acquisto nel paese. Si tratta di una delle macchine più usate dai gamer.

L’ipotesi più accreditata è che questa sospensione sia una diretta conseguenza dei dazi appena introdotti. L’idea è che Razer, la cui produzione è fortemente localizzata in Asia (in particolare in Cina, area colpita dalle tariffe), necessiti di tempo per ricalcolare i costi e adeguare il prezzo finale del prodotto. L’impatto economico dei dazi, che in alcuni casi si ipotizza possano raggiungere percentuali molto elevate sui costi di produzione cinesi, potrebbe rendere insostenibili i prezzi precedentemente stabiliti.

Interpellata sulla questione, Razer ha preferito non sbilanciarsi. Andy Johnston, responsabile PR dell’azienda, ha lasciato aperta la questione, legittimando il sospetto dazi.

Il caso di Razer non sembra isolato. Preoccupazioni simili esistono per altre realtà. Dalla piccola Arduboy, che vedrebbe a rischio la sua stessa esistenza, a giganti come Nintendo, che secondo indiscrezioni avrebbe bloccato le prenotazioni per la futura console Switch 2 negli USA e in Canada, potenzialmente in attesa di definire un prezzo congruo nel nuovo scenario tariffario. Anche il settore dello streaming, come Netflix, potrebbe subire contraccolpi.

Articoli Simili

Exit mobile version