Il riordino del settore del gioco fisico è ancora in alto mare. Oggi 22 luglio 2024 è prevista la riunione del Coordinamento tecnico Affari Finanziari delle Regioni, insieme al Coordinamento Salute, per discutere il tema, ma le posizioni tra le parti sembrano ancora distanti.
I nodi principali riguardano il distanziometro e il numero di apparecchi da gioco presenti sul territorio. L’ipotesi sul tavolo è quella di prevedere due distanziometri: uno obbligatorio per le sale non certificate e uno ridotto a 100 metri da scuole e centri per le dipendenze per le sale certificate, che dovrebbero rispettare determinati parametri di qualità.
Si discute anche dell’ipotesi di introdurre una distanza minima tra i singoli negozi di gioco, come già avviene per le tabaccherie.
Il documento elaborato dalle Regioni verrà poi sottoposto al Tavolo tecnico del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la condivisione dei contenuti dello schema di decreto legislativo riguardante la rete fisica di gioco.
L’introduzione di distanziometri e la limitazione del numero di apparecchi da gioco potrebbero contribuire a ridurre il rischio di dipendenza da gioco d’azzardo. Inoltre, la certificazione delle sale da gioco basata su parametri di qualità potrebbe incentivare una gestione più responsabile dell’attività. Tuttavia, restrizioni eccessive potrebbero spingere i giocatori verso il mercato nero, dove non ci sono controlli né tutele. Non bisogna infatti dimenticare che il settore del gioco fisico rappresenta una fonte di entrate per l’erario e offre posti di lavoro.