A più di un secolo dal loro bando, i casinò potrebbero fare ritorno a Parigi. In vigore dal 1920, la legge che proibisce i casinò entro un raggio di 100 chilometri da Parigi sembra essere sul punto di subire una svolta. Segnali incoraggianti provengono infatti dalla regolamentazione sperimentale dei “club da gioco” in vigora dal 2018. Questa potenziale evoluzione suscita speranze, ma dovrebbe essere affrontata con prudenza, visto che potrebbe portare al ritorno dei casinò a Parigi.
La capitale francese bandì per legge i casinò in un raggio di cento chilometri dal suo centro, pur lasciando varie case da gioco in funzione nel resto della Francia. Tuttavia vari articoli di questi giorni immaginano Parigi come “la Las Vegas europea”, secondo la definizione che oggi 27 febbraio 2024 campeggia nei titoli di testate francesi di primo piano.
Inizialmente, il divieto mirava a proteggere i lavoratori parigini dai rischi legati al gioco d’azzardo. Dopo il divieto, il gioco tracimò in circoli di gioco strettamente regolamentati (in teoria), chiusi nel 2017 a causa di problemi di riciclaggio di denaro.
L’esperimento dei club da gioco, in corso fino alla fine del 2024, solleva domande sul futuro del gioco a Parigi. Persistenti voci parlano dell’imminente introduzione della roulette nel 2025, ampliando l’offerta dei club e aprendo la strada a una potenziale “Las Vegas europea”.
Tuttavia, alcuni sottolineano difficoltà come il costo elevato del terreno a Parigi e le esigenze di personale significative per i giochi da tavolo. Mentre la roulette sembra essere sul punto di fare il suo ingresso, l’idea di introdurre le slot machine a Parigi rimane estremamente piuttosto mal vista. La particolarità dei club parigini è infatti la loro atmosfera distintiva, ben lontana dalla sfarzosità di Las Vegas. Il futuro del gioco nella capitale riserva ancora molte sorprese, e Parigi potrebbe avviarsi verso una nuova era come capitale europea dell’intrattenimento.
