Geoff Keighley è il creatore e il conduttore dei Games Awards. Il giornalista canadese rappresenta l’anima dell’evento, e anche quest’anno dirigerà la kermesse.
Un suo tweet di oggi 5 dicembre 2021 ha riacceso la polemica su un tema che sembrava sopito, ossia quello delle molestie sessuali di Activision.
Che qualcosa fosse nell’aria, per verità, era facile da intuire: il Washington Post aveva espressamente chiesto a Keighley se intendesse prendere una posizione a riguardo, e Geoff aveva nicchiato.
Altrettanto ambiguo sembrerebbe il messaggio di oggi, nel quale il conduttore ha dichiarato che non c’è spazio ai Games Awards per alcun tipo di molestia o abuso.
Da un lato si profila una possibile esclusione, che certo avrebbe ripercussioni in termini di presentazioni e presenze ai Game Awards 2021.
Dall’altro l’opinione pubblica statunitense, molto sensibile al tema, appare più disposta ad approvare una condanna senza appello e senza quartiere che non a vagliare la gravità e la consistenza delle accuse.
Activision in tutto questo passa un gran brutto periodo. La casa di sviluppo di videogame americana infatti non si è ancora riuscita a riprendere del tutto dagli scandali che ne hanno rovinato l’immagine. L’unica nota positiva sembrano essere i dati di vendita di CoD Vanguard, che non hanno minimamente risentito del discredito aziendale.