Il Casinò di Venezia lancia il primo corso-concorso per croupier nei giochi della Fair Roulette, Black Jack e Ultimate Texas Hold’em Poker. Le candidature si inoltrano con diploma tramite form sul sito. I selezionatori individueranno 150 candidati per colloquio, dei quali 60 passeranno al corso.
Le lezioni copriranno le regole e le tecniche dei giochi. Il Casinò ha scelto questi tre giochi per accrescere l’appeal. I primi 60 candidati pagheranno 2mila euro per coprire le spese delle 170 ore di formazione obbligatoria e del test finale.
Un gruppo di croupier interni, con esperienza, condurrà la formazione. Il Casinò mira a nuove figure professionali, investendo sui giovani. Dopo la chiusura pandemica di 13 mesi, la società punta al futuro.
La Fair Roulette impiega gettoni personalizzati e richiede di scommettere contro il banco. Black Jack e Ultimate Texas Hold’em Poker coinvolgono il banco e i giocatori in partite di carte. Si cercherà di costruire la miglior combinazione usando le carte date e altre scoperte dal dealer. L’azienda vede l’esigenza di nuove figure professionali nel settore del gioco consapevole e sicuro.
Attualmente, il Casinò di Venezia ha 214 croupier, la cui età media è di 45 anni e una percentuale significativa di donne. Il corso formerà pertanto una graduatoria triennale per possibili future assunzioni.
L’avviso del corso, largamente preannunciato, è stato reso pubblico oggi 21 luglio sul sito del Casinò di Venezia. In esso si specifica che al termine del corso di formazione e al superamento della prova d’esame finale, la struttura produrrà un attestato, che non rappresenterà garanzia di assunzione alle dipendenze della Società, ma che costituirà, per i prossimi 36 mesi, titolo preferenziale in sede di eventuali appositi bandi di selezione per future assunzioni di Impiegati di Gioco.
Il percorso formativo sarà affidato a istruttori altamente qualificati, selezionati tra i dipendenti della Casinò di Venezia Gioco Spa per comprovata esperienza lavorativa. Per finire, sottolineiamo che a quota di 2000 euro per partecipare al corso, seppur non eccessiva, è stata oggetto di aspre contestazioni.