La Cina impone nuove restrizioni al tempo di gioco dei minori. Durante le vacanze scolastiche invernali, che durano un mese e partono oggi 12 gennaio 2025, i bambini sotto i 18 anni potranno giocare solo per 15 ore complessive.
Tencent e NetEase, i due colossi del gaming cinese, hanno confermato che rispetteranno le nuove normative. Tencent, la più grande compagnia videoludica al mondo per ricavi, ha annunciato che i minori potranno giocare fino a 15 ore tra il 13 gennaio e il 13 febbraio. NetEase ha invece imposto un limite di 16 ore tra il 15 gennaio e il 14 febbraio.
Queste nuove restrizioni si aggiungono a quelle già in vigore dal 2021, che limitano il tempo di gioco a un’ora al giorno nei fine settimana e nei giorni festivi. L’obiettivo del governo cinese è prevenire la dipendenza da videogiochi tra i giovani.
Nonostante la rigida regolamentazione, nel 2024 l’autorità cinese per le licenze sui videogiochi ha approvato oltre 1.400 titoli, segnando un’apertura verso il mercato e un riconoscimento del potenziale dei videogiochi come strumento di promozione culturale, come dimostra il caso di Black Myth: Wukong. Il Paese del Dragone si impone così come un pioniere nel contesto alle dipendenze digitali, tracciando una strada che con fatica potrebbero seguire anche i Paesi occidentali.